Definizione

Quando viene a mancare la capacità di permanere allo stato di massima eccitazione per diversi minuti si instaura l'eiaculazione precoce. E'forse la più frequente disfunzione sessuale maschile. È la condizione per cui un uomo è incapace di esercitare un controllo volontario sul suo riflesso eiaculatorio, per cui ha l'eiaculazione molto prima della partner. Difficile ogni tentativo di definizione in termini di normalità, in considerazione del fatto che è in funzione del tempo. I vari tentativi di inquadramento della disfunzione in termini temporali (secondi o minuti dalla penetrazione) o in termini di movimenti coitali (numero di spinte) non hanno permesso di chiarire definitivamente le caratteristiche dell'affezione in quanto non erano prese in considerazione le influenze psicologiche.

Quando l'eiaculazione avviene prima della penetrazione viene detta ante portam. L'eiaculazione precoce può essere primaria, nel caso in cui ci sia sempre stata fin dall'inizio dell'attività sessuale o secondaria, se insorta dopo anni di normalità sessuale e in seguito ad altre patologie. Le prime sono senza dubbio le forme più frequenti. Questa patologia sviluppa nei pazienti comportamenti rivolti ad avere più rapporti consecutivi nel tentativo di ottenere orgasmi ritardati nei rapporti successivi, a formulare pensieri distraenti durante i rapporti, a provocarsi dolore, a limitare le stimolazioni genitali al minimo, a ridurre i tempi dedicati alle attività preliminari col risultato di ottenere un rapporto privato di ogni aspetto piacevole ma senza validi risultati. Di qui l'allontanamento dal rapporto sessuale per cui frequentemente si instaura un deficit erettile secondario ad ansia da prestazione.

In moltissimi casi, inoltre, per un deficit nel mantenere l'erezione, si instaura una eiaculazione precoce nel tentativo di raggiungere l'orgasmo prima di avere un cedimento dell'erezione. Tale condizione di precocità crea forti tensioni emotive ed è vissuta spesso dalla partner come sintomo di egoismo del compagno che non vuole soddisfarla adeguatamente.

Cause

Le cause dell'eiaculazione precoce possono essere organiche o psicogene. Tra le cause organiche annoveriamo: eccessiva sensibilità del pene, infiammazione prostatica, vesciculiti, uretriti, balanopostiti, diabete, patologie neurologiche come sclerosi multipla, tumori del midollo, iatrogene da assunzione di farmaci, alcolismo e abuso di droghe.

Tra le cause psicogene ricordiamo l'ansia da prestazione, le problematiche di coppia, i conflitti interiori che alterano la cognizione sensitiva sessuale fino a perdere il controllo volontario della eiaculazione.

Diagnosi

La diagnosi di eiaculazione precoce si fonda su anamnesi generale, uro-andrologica e sessuologica; esame obiettivo, indagini di laboratorio, tests ed esami strumentali. La visita servirà per osservare la conformazione del pene e valutare, mediante l'esplorazione rettale, le condizioni della ghiandola prostatica. In corso di questa manovra verrà valutato anche il riflesso bulbo-cavernoso pinzettando il glande a cui, in condizioni normali, consegue una contrazione riflessa dello sfintere anale. Tra gli esami di laboratorio vanno eseguiti: glicemia ed emocromo con formula leucocitaria. Tra i test specialistici ricordiamo la F.I.C., cioè l' erezione farmaco-indotta mediante iniezione intracavernosa di un vasodilatatore, il test di fallo-vibrazione per la valutazione della soglia percettiva del pene e per il tempo di latenza eiaculatoria, il riflesso bulbocavernoso e i potenziali sacrali evocati del nervo dorsale del pene per valutare l'integrità delle strutture nervose del meccanismo eiaculatorio, la ecografia prostato-vescicolare trans-rettale che ci mostrerà l'aspetto della prostata ed in particolar modo delle vescicole seminali, spesso coinvolte in questo tipo di patologia.

Terapia

La terapia dell'eiaculazione precoce, laddove si riscontrino delle patologie organiche, è quella della malattia di base. Validi aiuti vengono da schemi terapeutici che associano tra loro anestetici locali, ansiolitici, neurolettici. Nella causa più frequente, l'ipersensibilità del glande, si esegue l'intervento chirurgico di circoncisione associato a neurotomia.

La terapia medica, ultimamente, si avvale dell'utilizzo della dapoxetina un farmaco che aumenta la latenza eiaculatoria intra-vaginale. E' un farmaco assunto al bisogno 1 a 3 ore prima del rapporto. Esistono due dosaggi: 30 mg e il 60 mg.

In parallelo può essere associata una psicoterapia breve di tipo cognitivo-comportamentale e, questa capacità di allungare i tempi, può essere riconquistata con training psicoterapeutici brevi (circa 10 sedute) che hanno lo scopo di focalizzare l'attenzione del soggetto sui propri stimoli sessuali fino a recuperare la capacità di controllare volontariamente il momento eiaculatorio senza traumi psico-fisici.