Definizione

ipertrofia prostatica benigna IPB 1L'Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) consiste in un ingrossamento della prostata. Con l'aumentare dell'età la porzione centrale della ghiandola (posta a manicotto intorno al canale urinario) tende a svilupparsi in maniera eccessiva e spropositata. A causa del suddetto ingrossamento il canale urinario (uretra) può essere compresso e schiacciato così come la parte periferica della ghiandola (foto 1). L'Ipertrofia Prostatica Benigna è caratterizzata oltre che dall'aumento della frequenza delle minzioni diurne e notturne (pollachiuria e nicturia), anche da una sensazione di incompleto svuotamento, da minzione intermittente fino ad arrivare alla ritenzione urinaria acuta.

Cause

Non si conosce con esattezza la causa della IPB. Un ruolo essenziale sembra essere svolto dall'assetto ormonale che si viene a creare con il passare degli anni. La IPB può potenzialmente iniziare a svilupparsi molto presto, già dopo i 30 anni, ma non in tutti i soggetti si sviluppa con la medesima modalità e velocità.

Sintomi 

I sintomi principali associati all'IPB sono pollachiuria (aumento della frequenza minzionale diurna), nicturia (alzarsi di notte per urinare), urgenza minzionale, sensazione di incompleto svuotamento, indebolimento del getto, minzione  intermittente fino ad arrivare alla ritenzione urinaria acuta. Quest'ultima diventa una vera urgenza urologica che richiede il posizionamento di un catetere vescicale al fine di svuotare la vescica.

ipertrofia prostatica benigna IPB 2In  altri casi  possono insorgere complicanze a livello vescicale come i diverticoli e la calcolosi (foto 2).


ipertrofia prostatica benigna IPB 3L'esplorazione rettale (foto 3), l'ecografia addome completo e prostatica trans-rettale e addominale e l'uroflussimetria sono sicuramente necessarie per un corretto studio della malattia.


Trattamento

Esistono cure farmacologiche e terapie di tipo chirurgico:

Farmaci: Negli ultimi anni sono stati commercializzati farmaci estremamente efficaci nel ridurre i disturbi legati all'IPB. La terapia per la cura della Ipertrofia Prostatica Benigna si avvale dell'uso degli alfa-litici ed anti-androgeni periferici quali la finasteride e la dutasteride che inibiscono la crescita volumetrica dell'adenoma prostatico riuscendo inoltre in una buona percentuale dei casi anche ridurne il volume. Vengono anche utilizzati prodotti fitoterapici (estratti vegetali) la cui azione non è ben nota ma che sembrano agire sulla componente infiammatoria.

Interventi chirurgici: Qualora il trattamento medico risulti inefficace è necessario intervenire chirurgicamente con interventi atti a rimuovere l'adenoma prostatico sia con tecniche endoscopiche (resezione trans-uretrale di prostata) sia a cielo aperto (per via trans-vescicale).


Esistono cure chirurgiche di diversi tipi:

Adenomectomia chirurgica: è l`intervento tradizionale, che si esegue con un accesso addominale sovrapubico ed é riservato alle prostate di grosse dimensioni.

Distruzione della prostata con laser: tipi diversi di laser vengono introdotti per via trans-uretrale per distruggere il tessuto adenomatoso. Recentemente sono state proposte nuove terapie alternative: le diverse forme di termoterapia; esse sono tutte ambulatoriali e minimamente fastidiose per il paziente. Non tutte sono però parimenti efficaci. Ciò nonostante, almeno per alcune di esse, l'assenza di complicanze significative e la minor invasività le rendono una strada alternativa interessante. Tra queste ricordiamo la TUNA  (Trans urethral needle ablation) una metodica che consiste nel “bruciare” l’adenoma prostatico con aghi introdotti per via transuretrale e che trasmettono il calore mediante radiofrequenza. Tale procedure può essere eseguita in anestesia locale e il catetere viene generalmente rimosso dopo poche ore.

Resezione endoscopica transuretrale o T.U.R.P.: anche questo é un intervento chirurgico tradizionale che si esegue senza "taglio" ma con uno strumento speciale introdotto nel canale urinario attraverso il pene (foto 4). L’adenoma di prostata viene fatto a “fettine” per via endoscopica crendo al termine “una scodella” o cavità più ampia disostruendo il collo vescicale e l’uretra prostatica dall’ingombro dell’adenoma (foto 5).


ipertrofia prostatica benigna IPB 4 ipertrofia prostatica benigna IPB 5