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Cosa è il trattamento Rezum?

Rezum è un trattamento innovativo per curare l’ipertrofia prostatica benigna (IPB) sviluppato negli Stati Uniti e arrivato in Europa nel 2017-2018: nasce come terapia alternativa all’intervento chirurgico di asportazione dell’ipertrofia prostatica benigna che causa una condizione ostruttiva.

La terapia con vapore acqueo è una procedura mini-invasiva che usa l’energia naturale immagazzinata in poche gocce d’acqua: in questo modo è possibile eliminare l’eccesso di tessuto prostatico che causa i sintomi urinari.

Perché l'uso nella Ipertrofia Prostatica Benigna?

L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) colpisce circa il 70-80% dei maschi sopra i 50 anni e si manifesta con l’aumento del volume della prostata coinvolgendo l’uretra cioè il condotto che dalla vescica porta l’urina verso l’esterno: la prostata ingrandita va a comprimere questa canale, ostacolando la fuoruscita dell’urina.

La patologia è progressiva, peggiora con il tempo e, se non adeguatamente trattata, può provocare danni permanenti alla vescica e anche all’alto apparato urinario (con possibile danno ai reni e possibile insorgenza di insufficienza renale).

Il Rezum utilizza la corrente di radiofrequenza per creare energia termica sotto forma di vapore acqueo, da inoculare nella prostata in dosi controllate di 9 secondi, per un totale di 8-10 iniezioni per ogni seduta.

Questo vapore acqueo iniettato con un ago sottilissimo all’interno della prostata ingrandita porta ad una progressiva riduzione del volume della ghiandola prostatica.

Consente la riduzione del volume prostatico di circa il 40%.

E’ indicato negli uomini con una prostata ingrossata fino agli 80 grammi, per dimensioni maggiori i casi vanno discussi singolarmente con il proprio urologo.

Il trattamento determina la normale ripresa della funzione urinaria e non modifica la morfologia dell’apparato preservandone tutte le funzioni.

Le cellule vanno incontro ad un processo di denaturazione delle proteina cui consegue la necrosi cellulare, ossia la morte cellulare, riducendo così il volume del tessuto prostatico che occlude l’uretra.

Inoltre, il vapore all’interno della prostata genera, nella zona trattata, il rapido collasso del sistema vascolare contribuendo ulteriormente alla riduzioni delle dimensioni ed ingombro all’interno del canale uretrale, rendendo in questo modo la procedura non cruenta.

Quali sono i soggetti che possono beneficiare del trattamento Rezum?

Innanzitutto tutti i pazienti che a causa dell’ingrossamento della prostata accusano dei sintomi minzionali irritativi ed ostruttivi e che non rispondono più alla terapia medica con farmaci alfa-litici, farmaci inibitori delle 5-alfa-reduttasi come la dutasteride o finasteride o i fitofarmaci (serenoa repens, urtica dioica ecc.).

Inoltre, il trattamento è indicato a quei pazienti, che pur rispondendo positivamente alle terapie farmacologiche, le debbono sospendere a causa dell’insorgenza degli effetti collaterali.

Altre indicazioni all’intervento sono i pazienti che non possono affrontare un intervento chirurgico endoscopico classico o per via di controindicazioni anestesiologiche.

Come si svolge l'operazione?

Il trattamento Rezum si attua mediante l’utilizzo di un particolare cistoscopio all’interno dell’uretra in modo da permettere ad un ago particolare di somministrare il vapore acqueo nei lobi prostatici.

Il trattamento viene effettuato in regime di Day Hospital della durata di circa 10 minuti e può essere eseguita con diverse tipologie di anestesia (generale, spinale o locale associata ad una leggera sedazione).

Alla fine del trattamento si posiziona un catetere vescicale.

È raccomandabile che i pazienti mantengano il catetere vescicale per qualche giorno dopo la procedura per evitare il rischio di ritenzione urinaria.

Il gonfiore dovuto all’introduzione di vapore acqueo potrebbe infatti causare disturbi irritativi o problemi di minzione.

Una volta rimosso il catetere, sarà necessario attendere 2-4 settimane per poter vedere i primi risultati e, trascorsi 2-3 mesi, sarà possibile valutare i benefici definitivi del trattamento.

Uno studio pubblicato sul “Journal of Urology”, ha rilevato miglioramenti significativi e duraturi dei sintomi del tratto urinario e, complessivamente, della qualità di vita dei pazienti fino a 5 anni dopo la procedura.

Quali sono i vantaggi di questa procedura nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna?

Innanzitutto la minima invasività, la rapidità e facilità di esecuzione della procedura non comportano necessariamente il ricovero ospedaliero (che di questi tempi in emergenza Covid-19 può essere assolutamente vantaggioso).

Dal punto di visita prettamente tecnico il trattamento, a differenza delle altre procedure endoscopiche, non prevede rischi di sanguinamento intra o post procedura, ha pochi rischi infettivi e i rischi di sviluppare stenosi uretrali o del collo vescicali sono minime.

Uno dei fattori più importanti del trattamento Rezum sta nel fatto che le conseguenze sessuali sono praticamente inesistenti.

Rispetto ai comuni interventi endoscopici il trattamento con vapor acqueo dell’ingrossamento della prostata non determina eiaculazione retrograda o disfunzione erettile.

Si tratta della metodica ad oggi disponibile che più di tutte garantisce la preservazione della funzionalità erettile ed eiaculatoria.

È possibile che dopo il trattamento il paziente riporti alcune variazioni di quantità e aspetto dell’eiaculato, generalmente più trasparente.

La velocità del trattamento e l’assenza di effetti collaterali e complicanze permetta ai pazienti di ritornare rapidamente a svolgere le comuni attività di vita e lavorative.

Infatti, diversi studi clinici dimostrano che la maggior parte dei pazienti trattati torna alle regolari attività anche il giorno successivo o comunque entro pochi giorni.

Conclusioni

Nel mese di giugno 2020, il National Institute for Health and Care Excellence (ente del Dipartimento della Salute inglese) ha definito le raccomandazioni all’uso di Rezum evidenziandone l’efficacia clinica per pazienti affetti da IPB con sintomi urinari da moderati a gravi, il basso rischio di disfunzioni sessuali, il miglioramento di qualità della vita.

L’analisi ha evidenziato dei vantaggi anche di risparmio economico nei confronti dei trattamenti standard più invasivi, quali la resezione transuretrale della prostata o l’enucleazione della prostata con raggi laser Olmio.

Attualmente in Italia la procedura non è codificata e non è rimborsata dal SSN alle strutture sanitarie che erogano la prestazione in regime ambulatoriale.

Prima di un eventuale trattamento, è necessaria un’attenta pianificazione della procedura, che richiede un consulto con un Urologo specialista abilitato e certificato nonché l’esecuzione di una diagnostica atta a valutare la fattibilità di un trattamento Rezum.

Dott. Gian Luca Milan

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