fertilità uomo nel tempoAttenzione uomini !!! Anche per voi conta l’età per fare i figli.
“Trovate il tempo per fare un bambino” aveva ammonito l'economista Sylvia Ann Hewlett.
Ingannate dall'idea che per la medicina tecnologica tutto sia possibile, e dall'aspetto fisico che le fa apparire sempre giovani, le donne sono state indotte a credere che rimandare la maternità non sia un problema. Ma l'orologio biologico scorre anche per i maschi.
Nelle società occidentali si diventa padri sempre più tardi.
Tuttavia,  la natura ha altre regole: uno studio pubblicato da Human Reproduction conferma che uomini sani cominciano a perdere fertilità a partire dai vent'anni. I ricercatori della School of Public Health dell'università di Berkeley hanno studiato i campioni di sperma di un centinaio di uomini tra i 20 e gli 80 anni. L'effetto più significativo dell'età non è tanto sulla quantità del seme, quanto sulla motilità degli spermatozoi, che diminuirebbe dello 0,7 per cento per ogni anno di età. Per un uomo di vent'anni la probabilità di avere difetti nella motilità degli spermatozoi è del 25 per cento, del 40 per cento a trent'anni, del 60 per cento a 40 e dell'85 per cento a 60. Con l'età, sempre in base allo stesso studio, diminuisce fortemente anche la motilità progressiva, la capacità degli spermatozoi di muoversi  verso la meta: già a 30 anni la probabilità che sia anormale è del 50 per cento.


«L'uomo diventa meno fertile con gli anni per un processo naturale» osserva Leonardo Formigli, specialista in riproduzione assistita a Milano «ma ci sono  forti variazioni individuali. In alcuni, il decrescere della fertilità è graduale, in altri rapidissimo».
Oggi, secondo le statistiche, le coppie infertili, che non riescono ad avere figli dopo un anno e mezzo di tentativi, sono il 10-15 per cento. In metà dei casi la responsabilità è maschile; il 9 per cento degli uomini ha un liquido seminale non del tutto normale.
«Sembra un dato acquisito» dice Fabrizio Menchini Fabris, direttore della divisione di andrologia all'università di Pisa, «che chi è venuto al mondo dopo gli anni 60 è già in partenza meno fertile di chi era nato negli anni 30, probabilmente a causa di fattori ambientali». Di solito, gli uomini non pensano che ci possano essere problemi.
Eseguire un controllo  del liquido seminale, fin da giovani, sarebbe opportuno specialmente oggi che gli uomini si sposano e fanno figli tardi.
Tuttavia, questo concetto non viene percepito dalla maggior parte dei giovani  adulti. D’altro canto masturbarsi per raccogliere un campione di sperma e  consegnarlo entro 30-60 minuti al laboratorio di riferimento non sembra così difficile. La maggior parte degli individui, si trova ancora nel 2014, ad essere imbarazzato nell’eseguire tale esame allo stesso modo dei pazienti che vanno in farmacia con  ricette specialistiche per acquistare Viagra, Cialis o similari. Il maschio non si può sottrarre a valutazioni specialistiche di prevenzione andrologica che potrebbero anticipare di anni un problema di fertilità che se diagnosticato e corretto in tempo potrebbe  risolvere in maniera definitiva un problema medico ma anche sociale importantissimo.

 

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