Intervento di asportazione di varicocele e modificazione dello spermiogramma: una recente metanalisi
Schauer I et al. hanno recentemente pubblicato una metanalisi che ha preso in considerazione l’impatto di 3 tecniche chirurgiche, quali varicocelectomia sopra-inguinale, inguinale e sub-inguinale, sui valori dello spermiogramma (conta e motilità) oltre che sul tasso di gravidanze.
A tale scopo gli autori hanno identificato, da MEDLINE e dalla Cochrane Library, 94 articoli pubblicati dal 1975 al 2011 che riportavano dati di conta spermatica e motilità spermatica prima e dopo l’intervento chirurgico di eliminazione del varicocele ma solo 14 sono stati inclusi nell’analisi statistica: 2 studi randomizzati controllati, 3 randomizzati di intervento, 5 di intervento e 2 analisi retrospettiche.
Tutte le tecniche chirurgiche prese in considerazione hanno portato ad un significativo aumento della conta e della motilità spermatica (Tabella 1).
Tabella 1: Valori di incremento, rispetto alla fase preoperatoria, della conta spermatica e motilità spermatica dopo intervento di varicectomia
Emospermia ricorrente (sangue nello sperma) possibile trattamento
L'emospermia (sangue nello sperma) è un evento abbastanza frequente nei soggetti maschili. Solitamente si risolve spontaneamente ma in rari casi diventa persistente (di durata superiore ai 3 mesi). Uno studio di Badawy AA, Abdelhafez AA, Abuzeid AM della Sohag Faculty of Medicine, Sohag University, Sohag, Egitto ha dimostrato come l'utilizzo della finasteride possa essere un valido supporto terapeutico per tale problematica. In particolare, dal 1998 al 2008 24 pazienti con emospermia ricorrente di natura idiopatica sono stati inseriti in uno studio dove 12 pazienti ricevevano 5 mg di finasteride per 3 mesi e altri 12 pazienti riceveva placebo. I pazienti dei due gruppi venivano sistematicamente monitorati mediante esame del liquido seminale, ecografia prostatica transrettale per 3 mesi successivi e dopo un anno.
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Il testosterone, ormone maschile, migliora la resistenza fisica nei cardiopatici
Il testosterone è l'ormone maschile per eccellenza, viene prodotto soprattutto dai testicoli, sotto l'influenza di un altro ormone (LH) che è liberato a sua volta da una ghiandola posta alla base del nostro cervello e che si chiama ipofisi.
Questo ormone nell'uomo adulto mantiene tutte le caratteristiche sessuali secondarie, i vari comportamenti "maschili", le attitudini ed il desiderio sessuale; infine è sempre il testosterone a determinare la produzione degli spermatozoi a livello dell'epitelio seminale.
Ora una nuova e recente analisi, che ha ricavato i suoi dati da quattro diversi studi clinici e fatta da un team dell'Università' di Alberta in Canada, è stata in questi giorni pubblicata su Circulation Heart Failure, organo della American Heart Association, sembrerebbe indicarci che il testosterone può essere un elemento capace di migliorare la resistenza all'esercizio fisico anche in quelle persone che presentano un'insufficienza cardiaca cronica.
I partecipanti allo studio hanno fatto registrare il 50 per cento di miglioramenti nella loro capacità di camminare e, in alcuni casi, gli effetti del potenziamento muscolare sono durati anche per un intero anno.
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