Cancro alla prostata primo nell'uomoMai come oggi è importante che gli uomini  imparino a fare prevenzione con costanza contro il cancro alla prostata. Sul banco degli imputati il tumore alla prostata. In  Italia, con 42.800 nuovi casi nel 2011, e' il piu' frequente  tra i tumori maschili, con un'incidenza superiore a colon e polmone. Dato allarmante, la malattia e' in aumento tra i giovani. Un tempo patologia tipica dell'eta' avanzata, oggi sempre piu' soggetti con età inferiore agli anni 60 si trovano a far i conti con il carcinoma prostatico. E’ importante, pertanto, che gli uomini a partire dai 45 - 50 anni ogni anno si sottopongano a un controllo urologico. In caso di familiarità per tumore prostatico l’età consigliabile per eseguire la prima visita urologica di prevenzione è di 40 anni. Un semplice esame del sangue, il dosaggio del PSA,  puo' dare immediata evidenza dell'insorgere della patologia e guidare il percorso medico.  E' importante non trascurare i primi segnali: bruciore, difficolta' urinarie, frequenza della minzione e sangue nelle urine o nello sperma. Chi ha questi  sintomi non ha alibi per non farsi subito controllare anche se tali disturbi ben difficilmente possono essere correlati alla presenza di un tumore, almeno nelle fasi iniziali, ma più spesso segni di infiammazione alla prostata (prostatiti) o ingrossamento benigno dell’organo (IPB). L'impressionante aumento dell'incidenza e' legato non solo ai fattori di rischio probabilmente in aumento ma soprattutto alla diffusione del PSA nella popolazione maschile. Di fondamentale importanza è il  tema della multidisciplinarita': prima di intervenire occorre definire il percorso attraverso l'interazione tra i vari specialisti, individuando il ruolo di ciascuna terapia a seconda del paziente. Non si puo' avere una visione solo chirurgica o solo oncologica.