igiene intima maschile

L’uomo da sempre è stato meno attento rispetto alla donna alla ricerca di prodotti specifici per l’igiene intima. Tuttavia, negli ultimi tempi questa tendenza sta cambiando. Anche l’uomo ricerca sempre più quotidianamente una pulizia dei propri genitali da una parte per un motivo igienico ma dall’altro sanitario per prevenire irritazioni o infezioni dell’apparato uro-genitale. La donna culturalmente sin dall’adolescenza, con l’instaurarsi delle mestruazioni, sta molto attenta alla propria igiene intima e va alla ricerca di prodotti più idonei per la giusta detersione dei propri genitali.

L’uomo, per contro, è meno abituato a ricercare prodotti per il proprio fisico e spesso arriva ad utilizzare prodotti che trova “a portata di mano” magari utilizzati dalla propria compagna. Questa situazione se occasionale risulta innocua ma se diventa ripetuta nel tempo può portare a patologie dell’apparato genitale maschile. Si sa che il pH dell’apparato genitale maschile è diverso da quello femminile. I principali detergenti femminili sono di tipo acido (con pH uguale o inferiore a 4,5). Se utilizzati dall’uomo questi prodotti possono provocare l’insorgenza di prurito, bruciore, arrossamento con gonfiore del prepuzio o del glande. Ciò è dovuto al fatto che i bagno schiuma o saponi femminili con pH acido possono contenere dei tensioattivi che vanno a ledere il normale strato protettivo della pelle dei genitali maschili con la possibile insorgenza di processi patologici di tipo infettivo.

Per contro l’utilizzo di detergenti con pH alcalino posso causare danni erosivi delle mucose lubrificate dei genitali determinando un ambiente ideale per l’insorgenza delle dermatiti o rischio di malattie sessualmente trasmissibili.

Innanzitutto come vanno lavate le parti intime del maschio? Prima di tutto bisogna detergere il prepuzio (pelle che avvolge il glande ricoprendolo come un cappuccio) eliminando il sebo naturalmente prodotto dal corpo. Poi si passa alla pulizia dello scroto (la borsa cutanea che contiene i testicoli), detergere bene questa parte producendo molta schiuma poiché la zona, ricca di peli e ghiandole sebacee, è soggetta a sudorazione e odorazioni forti. Infine, per non contaminare le vie urinarie, è necessario lavare bene la parte anale e peri-anale. E’ sufficiente lavare le parti intime quotidianamente e asciugarle correttamente in quanto l’umidità è un ambiente perfetto per la proliferazione di batteri.

Questo procedura va seguita con attenzione in quanto il ristagno delle secrezioni tra glande e prepuzio può favorire la crescita di microrganismi dannosi come batteri e funghi in grado di provocare anche odore sgradevoli. Inoltre la cattiva igiene personale può provocare infezioni delle vie urinarie a monte e delle vie seminali con possibile danno della fertilità maschile.

Per quanto riguarda i prodotti da utilizzare bisogna considerare i prodotti a pH neutro. In commercio si possono trovare varie formule e componenti ad esempio l’aloe vera che possiede un effetto lenitivo o l’argento colloidale che possiede attività antivirale naturale. Maggior attenzione all’utilizzo dei prodotti specifici e la corrette igiene dei genitali deve posta da particolari soggetti con patologie che possono favorire l’insorgenza di irritazioni o infezioni locali (soggetti diabetici) o stati post chirurgici o nei soggetti che hanno avuto rapporti a rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili.

Dottor Gian Luca Milan

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